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18/10/2015
La musica è un gioco, ma io non suono un giocattolo!

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La musica è un gioco, ma io non suono un giocattolo!

Incontro con Tommaso Rossi e il flauto dolce.


In Italia ancora in molti pensano al flauto dolce come a una sorta di strumento di tortura, o, nella migliore delle ipotesi, a un fastidioso giocattolo.
La colpa è di una prassi educativa che non ha mai messo in conto di professionalizzare l’insegnamento di questo strumento, e rendere gli insegnanti di educazione musicale realmente consapevoli delle potenzialità tecniche, espressive dell’intera famiglia dei flauti dolci ( dal sopranino al basso).
Il flauto dolce è uno strumento antichissimo e profondamente legato alla cultura italiana. Si pensi che fu dedicato al flauto dolce il primo trattato della storia musica dedicato a uno strumento musicale : La Fontegara di Silvestro Ganassi, pubblicato a Venezia nel 1535. Utilizzato diffusamente dai più grandi compositori dell’era barocca come Bach, Telemann, Vivaldi, Händel e, nel XX secolo, dai più importanti autori quali Berio, Andriessen, Hindemith, Britten, Donatoni, il flauto dolce è uno strumento popolarissimo in quasi tutta Europa, specie in Germania, Paesi Bassi, Inghilterra.
Le doti del flauto dolce sono quelle di una semplicità di approccio e di un’ampia gamma di possibilità timbriche, essendo disponibile in tantissime taglie, che consentono, con una relativa facilità, la creazione di ensemble polifonici, palestra straordinaria per la musica d’insieme e per la formazione di quelle qualità musicali che si sviluppano attraverso la pratica della musica d’insieme: senso del ritmo, intonazione, responsabilità, e capacità di autogestirsi.

Con questo piccolo incontro illustrativo, dal titolo autoironico “La musica è un gioco ma io non suono un giocattolo”, Tommaso Rossi, concertista di livello internazionale, fondatore dell’Ensemble Barocco di Napoli e collaboratore de I Turchini di Antonio Florio, nonché docente di flauto dolce presso il Conservatorio di Cosenza, intende avvicinare bambini e adulti a uno strumento e a un repertorio, tutti da scoprire e da vivere, possibilmente, divertendosi.