Mus-e, come salvare con la musica i bambini dei quartieri a rischio

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Bambini a rischio? La musica li salverà. Anche Napoli è entrata a far parte di Mus-e, progetto internazionale che prevede di portare l?insegnamento della musica nelle scuole dei cosiddetti quartieri a rischio, e avvicinare i bambini all?arte come antidoto al degrado e all?emarginazione. L?idea parte da lontano. Precisamente da un’intuizione del celebre violinista Yehudi Menuhin (nellafoto), che dal 93 a oggi ha conquistato molte città europee e anche il Brasile. Si tratta di inserire 60 ore di pratica musicale, laboratori e visite guidate nelle lezioni di prima e seconda elementare. A Napoli si è cominciato a farlo lo scorso settembre e già ne beneficiano 178 bambini di cui 17 extracomunitari. ?Il progetto è interessante per più di un motivo?, ha spiegato ieri durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa nel foyer del San Carlo, il Sindaco Iervolino. ?Anzitutto perchè a Napoli riguarderà gli alunni delle elementari di tre zone a rischio, come Quartieri Spagnoli, Scampia e Cavalleggeri. Poi perchè gli insegnanti lavoreranno con la musica, che è molto congeniale ai bambini?. ?In tal modo - ha aggiunto il presidente della Provincia Di Palma - i bambini faranno un percorso destinato a incidere sulla loro formazione e finalmente avranno un modello alternativo di comportamento?. Il progetto è diviso in tre fasi. Terminato un primo periodo di conoscenza e formazione dei maestri di scuola (a cura di Maria Pia Rotondano), si entra nel vivo della didattica musicale con dieci musicisti. ?Ci saranno tre percussionisti - illustra il coordinatore Tommaso Rossi - tre danzatrici, tre flautisti e un violinista. Ma attenzione: più che apprendere la teoria musicale, i bambini impareranno l?uso degli strumenti?. La terza fase sarà curata da Fiorella Mainenti e prevede l’apertura al territorio con visite guidate a mostre, eventi, siti archeologici e laboratori di artisti. II percorso si concluderà a maggio con un grande evento finale. Mus-e non beneficia dei fondi delle istituzioni, ma è una onlus che conta sul sostegno dei privati. Tra i principali finanziatori c’è il banco di Napoli. A Luglio scorso è nato il coor-dinamento napoletano di Mus-e, con l’imprenditore Enzo Giustino (presidente), Rosalba Cerqua e Giuseppe Signoriello. ?Nei prossimi mesi - chiosa Giustino - cercheremo di fare varie manifestazioni per rendere conto alla città degli sviluppi del progetto. La speranza è quella di fare di Mus-e un iniziativa sistematica, che dia i suoi frutti nel tempo?. Presenti all’incontro di ieri anche l’assessore regionale Teresa Armato e il padrone di casa, il sovrintendente del San Carlo Lanza Tomasi