La musica sconfigge la violenza a Scampia il sogno di Menuhin

press condividi:

C?è un tipo di artista che ha attraversato la storia della musica lasciando impronte del suo talento ma anche della sua sensibilità civile. Quando, nel 1999, il mondo ha perso uno dei suoi più grandi solisti, la storia ha potuto registrare quanto Yehudi Menuhin fosse convinto che attraverso l’arte potesse essere combattuta l’emarginazione sociale. Pochi anni prima, grazie a lui, era nato “Mus-e“ (Musique-Europe), realizzato dalla Menuhin Foundation di Bruxelles, progetto multiculturale destinato alle scuole subito adottato dall’Unesco e dall’Unione Europea. Una formula semplice artisti già affermati che insegnano a giovanissimi, spesso di zone a rischio ? e una diffusione lampo del format in tutta Europa, arrivato da qualche mese anche a Napoli grazie all?Associazione Muse ? Napoli Onluls, presieduta da Enzo Giustino e coordinata da Rosalba Cerqua (081 7649402, e-mail mus-e.napoli@studiosignoriello.it, del tesoriere Giuseppe Signoriello). Tre le scuole coinvolte nel progetto: l’ istituto “Baracca“ del I Circolo Didattico ai Quartieri Spagnoli, il X Circolo “Ilaria Alpi“ a Scampia, la scuola elementare “Cavalleggeri d’Aosta“ a Bagnoli. Centosettantanove i bambini impegnati (di cui 17 extracomunitari), due i formatori degli insegnanti (Maria Pia Rotondano e Fiorella Mainenti), dieci gli artisti (Tommaso Rossi, Vittorio Ricciardi e Maurizio Lo Schiavo, flauto dolce; Carlo Dumont, violino; Alessandra Petitti, Giovanna Lacorazza, Ilaria Migliaccio, espressione corporea; Antonino Talamo, Raimondo Laertio, Paolo Velardi, percussioni), che hanno dato la loro adesione a un corso che li vedrà attivi per tre anni, ognuno con almeno 20 settimane di lezioni, iniziato da qualche mese è già un piccolo caso di Utopia realizzata. Esperienze condotte in 12 paesi europei confermano che “l?espressione artistica può essere un utile strumento di prevenzione della violenza e un catalizzatore di tolleranza e accettazione della diversità“. Menuhin ne era talmente convinto che investì gran parte dei sui risparmi per creare una rete di operatori che diffondessero questo principio praticamente. ?Il progetto sta andando molto bene - spiega il flautista Tommaso Rossi - e già si notano ricadute positive sui bambini, sulla loro capacità di socializzare. Le attività legate al ritmo e al movimento stanno dando risultati immediatamente riconoscibili anche dal punto di vista artistico, mentre per il flauto e il violino c’è bisogno di più tempo. A Scampia il corso di violino ha registrato la maggiore capacità di attenzione. Per noi un primo traguardo?.