A Salisburgo con Scelsi e Ribot

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Sono molte e non marginali le presenze napoletane accumulatesi negli anni nell?ambito di quello che resta, a torto o a ragione, il festival musicale più popolare e forse prestigioso del mondo: Salisburgo. Da Riccardo Muti alla Nuova Compagnia di Canto Popolare di Roberto De Simone fino a Ruggero Cappuccio, Napoli è quasi sempre stata accostata, in terra mozartiana, al repertorio del Settecento e, di preferenza, ad autori mediterranei. Stavolta, invece, si cambia musica grazie all?Ensemble Dissonanzen, che il 9 agosto debutterà a Salisburgo nel segno di Giacinto Scelsi, autore cui il festival 2007 dedica un?intera sezione (?Kontinent Scelsi?) coinvolgendo anche il Klangforum Wien, Stefano Scodanibbio e la Basel Sinfonietta. ?Suonare in un contesto del genere?, spiega Tommaso Rossi, che di Dissonanzen è flautista, fondatore e anima, ?è di per sé un motivo di orgoglio forte e legittimo. Ma quello che trovo ancora più gratificante è il fatto di partire verso Salisburgo, da Napoli, per proporre musica contemporanea di respiro decisamente europeo, come quella di Scelsi?. Il concerto che andrà in scena ad agosto si intitola ?Scelsi morning?, come il disco del chitarrista Marc Ribot, vero ispiratore del progetto. ?È un gioco di improvvisazioni su temi di Scelsi. Strano, se si pensa che proprio lui, Scelsi, è stato considerato, da troppi e per troppi anni, solo un improvvisatore e non un vero compositore. Questa volta, quasi a rendergli giustizia e puntando sullo spunto di Ribot, siamo noi ad improvvisare sui suoi temi, come fosse un classico?. Grazie anche a voi Scelsi non è più un oggetto misterioso. ?È un autore profondamente attuale: il percorso disegnato da Ribot & Dissonanzen, non a caso, svela le attinenze della sua musica con tanta produzione di oggi, passando per il minimalismo ma anche per Ayler o Feldman?. La data a Salisburgo era fissata da tempo. ?Più di un anno fa, dopo il debutto di ”Scelsi morning” a New York, Marc Ribot fu contattato e trovammo subito un accordo. Poi, nel febbraio scorso, la serata è stata proposta a Napoli, in Conservatorio, davanti a un pubblico straordinario. In genere progetti di questo tipo giungono da noi dopo aver percorso l?Europa... Questa volta, invece, è Napoli ad esportare l?idea a Salisburgo: una bella soddisfazione?. Per l?Ensemble Dissonanzen, riferimento militante per la musica contemporanea non solo a Napoli, è un?altra tappa di un?escalation internazionale significativa. ?Onestamente credo che sia quasi obbligatorio, per chi voglia cimentarsi con un repertorio come il nostro, pensare in termini extranazionali, contattando musicisti e festival all?estero. Da noi, purtroppo, la musica contemporanea resta un lusso per pochi, e spesso viene fraintesa, confusa con le nuove tendenze tanto di moda ma anche tanto effimere?.